Taijin kyofusho
L'ansia sociale Made in Japan
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L'ansia sociale Made in Japan
L’effetto framing ha molte applicazioni nella vita quotidiana, soprattutto quando si tratta di manipolare l’opinione e le decisioni della massa.
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La paura è una delle emozioni fondamentali degli esseri viventi, ci mette in guardia dai pericoli e ci spinge alla sopravvivenza.
Per un bambino la perdita di una persona cara è una realtà molto lontana e misteriosa. Bisogna saper favorire l'elaborazione del lutto in maniera adeguata.
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Queste sono le sensazioni lamentate dalle persone che soffrono di ansia sociale.
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L’ansia sociale è molto diffusa anche nel mondo orientale, ma si declina come paura di creare disagio agli altri con la propria presenza.
Non è chiaro infatti se questa possa essere considerata una vera e propria ansia sociale, in quanto l’accento è posto sull’impatto che si può avere sugli altri in termini di vergogna.
Si chiama taijin kyofusho e letteralmente significa paura delle relazioni interpersonali.
È una forma di ansia molto strana, e pare tipicamente legata alla cultura giapponese.
Non è un caso che proprio in Giappone i clinici l’hanno rilevata e studiata, evidenziandone i punti di contatto e differenza con l’ansia sociale.
Il nodo critico risiede nella paura di come potrebbe reagire il contesto ambientale, mentre nell’ansia sociale la paura è legata all’esporsi agli altri.
Il popolo giapponese è conosciuto per essere estremamente rispettoso e gentile verso il prossimo, ma queste qualità enfatizzate al massimo causano disagio.
L’estrema attenzione a non creare disturbo e la tendenza esasperata al perfezionismo, genera ansia ogni volta che ci si interfaccia in pubblico.
L’interesse della collettività prevale su quello del singolo individuo, non contano i bisogni personali ma quelli del gruppo.
Esistono diversi sottotipi di questo disagio: paura di arrossire, di emanare cattivo odore, di toccarsi e che il proprio corpo sia deforme.
I primi e più efficaci interventi tuttora applicati sono stati sviluppati dallo psicologo Shoma Morita.
La terapia, che prende il nome dal suo ideatore, prevede una combinazione di attività manuali, riposo, terapie di gruppo e individuali.
La terapia farmacologica è sempre prevista e calibrata.
È una tipologia di terapia a stampo cognitivo comportamentale, che integra tecniche di rilassamento a tecniche cognitive, tarata sul singolo paziente e sulla sua personalità.
Taijin kyofusho è un disturbo molto difficile da comprendere appieno perché è legato a valori e ideologie molto lontane dalla nostra cultura.