Ikigai
Trovare la chiave della felicità
Filtra per Argomento
Trovare la chiave della felicità
10 idee regalo per lo psicologo Freud addicted, utili per fare graditi omaggi agli amici o per soddisfare le tue pulsioni!
La sessualità umana si può ritrovare nei nostri gesti, nelle intenzioni. Pervade la nostra vita. Vediamo quali sono le sei dimensioni della sessualità.
Cosa fare se gli insegnanti o i genitori sospettano un DSA? Serve una diagnosi o una certificazione? E cosa fa la scuola per l'alunno con DSA?
La depressione di uno o entrambi i genitori può provocare stress e disturbi cognitivi nei bambini, ma anche difficoltà relazionali e nell'esprimere le emozioni.
La nostra reputazione è legata a ciò che siamo e a come gestiamo le pubbliche interazioni, e ci influenza in base al valore che diamo al giudizio sociale.
Le emozioni, sia positive che negative, sono tutte importanti ed utili per l’essere umano e intervengono a rendere dinamica la nostra vita.
Tra i vari protocolli di training cognitivo per il trattamento delle demenze, tra le terapie non farmacologiche si sta diffondendo la museoterapia.
L'orgasmo, quando c'è e quando non arriva
La ricerca sull'apprendimento ha trascurato a lungo il ruolo delle emozioni nel processo di acquisizione delle informazioni. Qual è il loro contributo?
Dalla ricerca alla perdita della propria identità e sentirsi solo e straniero nel proprio mondo interiore
La morte è un evento ineluttabile, è essenziale educare i bambini e i ragazzi ad affrontarla adeguatamente attraverso la death education.
Lo stress lavoro correlato - il burnout - è stato riconosciuto ufficialmente dall'OMS, che l'ha inserito nell'ICD-11.
L’acronimo DSA – Disturbo specifico dell’Apprendimento indica una categoria diagnostica che fa riferimento ai disturbi del neurosviluppo riguardanti le abilità scolastiche.
Nello specifico i disturbi sono:
C’è da dire che i DSA riguardano soltanto una parte delle abilità di un individuo mentre lasciano intatto il funzionamento intellettivo. Ciò significa che i bambini o, in generale, gli individui con DSA sono intelligenti e svegli!
Presentano soltanto delle difficoltà di apprendimento quindi non hanno problemi psicologici e soprattutto non sono malati.
Ti può interessare anche: Le emozioni giuste per l’apprendimento
Innanzitutto non bisogna allarmarsi poiché non è detto che ciò che notiamo sia un disturbo specifico dell’apprendimento.
Il bambino potrebbe, per esempio, attraversare un periodo di stanchezza o avere una bassa autostima.
Per accertarcene occorre seguire una procedura diagnostica. È importante ricordare che in Italia le figure professionali che possono fare diagnosi sono i medici – perlopiù lo psichiatria o il neuropsichiatra infantile – e gli psicologi.
La diagnosi è ciò che emerge da una valutazione clinica: viene attestata la presenza di una patologia o di un disturbo. Questa ha valore legale e chi la redige se ne assume la responsabilità sia civile sia penale.
A scuola va però presentata la certificazione di DSA: un documento, con valore legale, che attesta il diritto dell’interessato ad avvalersi delle misure previste dalla Legge 170/2010.
La certificazione verrà fatta da un’équipe multidisciplinare composta da un neuropsichiatra infantile, uno psicologo, un logopedista e se necessario altre figure professionali.
Affinché questa certificazione possa essere presentata a scuola occorre che venga redatta da personale che sia impiegato presso i Servizi Pubblici – ASP o ASL – o soggetti privati accreditati al SSN – Sistema Sanitario Nazionale.
Il riconoscimento di diagnosi di DSA di professionisti privati o di certificazioni di DSA di équipe private è regolamentato in maniera differente da regione a regione.
Una volta ottenuta la certificazione di DSA, i genitori dovranno consegnarla al Dirigente Scolastico oppure alla Segreteria della scuola facendola protocollare.
I genitori dovranno inoltre firmare una liberatoria che consenta agli insegnanti del bambino di compilare il PDP, cioè il Piano Didattico Personalizzato.
Il PDP è un documento che viene compilato dagli insegnanti del bambino, se questo frequenta la scuola primaria, o dal consiglio di classe, se frequenta la scuola secondaria. In ogni caso è consentita la partecipazione dei genitori quando viene redatto.
Nel PDP saranno inseriti i dati anagrafici del bambino, la descrizione del disturbo, le attività didattiche individualizzate e personalizzate, gli strumenti compensativi – calcolatrice, libro semplificato, lettore multimediale, correttore ortografico, ecc. – e le misure dispensative – interrogazioni programmate, tempi più lunghi per le verifiche, ecc.
Saranno stabilite dal PDP anche le forme di verifica e le modalità di valutazione.
Nel caso in cui i genitori decidessero di non firmare il PDP, la scuola potrebbe non adottare gli strumenti compensativi e le misure dispensative. Tuttavia gli insegnanti sono tenuti ad accogliere le difficoltà dell’alunno e ad intraprendere un percorso personalizzato che non richiede autorizzazioni da parte dei genitori.